3 juin 2011

Lampedusa: lamette in gola contro i rimpatri

Dopo i primi quattro reclusi che si erano tagliati le vene mercoledì scorso, ieri sono stati in 28 a tentare il suicidio. Alcuni ingoiando lamette da barba, ferri e pezzi di vetro. Altri tagliandosi le vene. Continua a salire la tensione al centro di accoglienza di Lampedusa, trasformato dal 2 maggio in una galera, dove sono detenuti in modo illegale - senza nessuna convalida del giudice - circa 200 tunisini sbarcati sull'isola il mese scorso. Sull'isola non c'è un ospedale, ma soltanto un poliambulatorio, dove sono stati portati i feriti per una prima assistenza medica. I casi più gravi sono poi stati trasportati in elicottero all'ospedale Cervello di Palermo e al San Giovanni di Dio a Agrigento per essere sottoposti a un intervento chirurgico. Tutto è scoppiato quando si è sparsa la voce della ripresa dei rimpatri collettivi.

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